La storia mineraria della Provincia di Brescia è una narrazione che si estende per millenni, radicandosi profondamente nell’identità della Val Trompia. Già nell’età del Ferro e poi in epoca romana, il territorio iniziò a essere sfruttato per le sue ricche risorse minerarie, dando vita a una tradizione che non solo segnò il paesaggio, ma anche il destino delle generazioni successive.
La tradizione mineraria della Provincia di Brescia affonda le sue radici in epoche lontane, con una storia che si estende per millenni. Le prime estrazioni di minerali risalgono all’età del Ferro e continuarono in epoca romana, ma è nella zona di Pezzaze che si trova una delle testimonianze più affascinanti: le "scorie di fusione", evidenze di una lavorazione del minerale già praticata in ambito locale fin dai tempi preistorici.
La Val Trompia, con i suoi monti ricchi di minerali di ferro, boschi lussureggianti e torrenti impiegati per azionare le ruote dei magli, è sempre stata un luogo di intenso lavoro. In questi paesaggi, l’ingegno imprenditoriale e la fatica dei minatori si mescolano alla forza della natura, scrivendo la storia di una valle che ha plasmato la tradizione industriale bresciana.
Lo sfruttamento intensivo della valle ebbe inizio già in epoca romana, ma fu solo dalla seconda metà dell’Ottocento che i giacimenti minerari vennero acquisiti da società industriali, dando vita alle fabbriche metallurgiche e alle celebri industrie di armi che hanno caratterizzato il territorio bresciano.
Oggi, grazie a musei e percorsi tematici, è possibile fare un viaggio nel tempo, riscoprendo le fasi di lavorazione del ferro e osservando da vicino come questo materiale veniva estratto e trasformato, fino a diventare parte integrante della storia e dell’industria locale.