Chiesa di San Martino
Nel cuore di Magno, la parrocchiale dedicata a San Martino custodisce secoli di storia e arte sacra, testimoniando le profonde radici spirituali della frazione.
La sua origine si collega a un gruppo di coloni inviati nel territorio dal Monastero di Santa Giulia di Brescia, che già in epoca altomedievale avviarono un processo di urbanizzazione e organizzazione religiosa.
La chiesa attuale venne costruita nella seconda metà del XVII secolo, nel 1674, sui luoghi del primo insediamento. A navata unica, è arricchita da due cappelle laterali, dedicate rispettivamente a San Pietro Martire e alla Madonna.
Decorazioni, pale e intagli
Nel 1922 l’edificio fu decorato con sei medaglioni dipinti da Giuseppe Ronchi, cui seguirono gli affreschi di Giovanni Trainini e Gabriel Gatti, che arricchirono ulteriormente l’interno.
L’altare maggiore ospita una pala firmata da Pompeo Ghitti, raffigurante San Martino, mentre tra le opere pittoriche spiccano anche una “Madonna tra i santi” di Pietro Ghitti e una suggestiva “Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina” di Pietro Scalvini.
Uno degli elementi più singolari della parrocchiale è rappresentato dalle sue opere d’intaglio, che la rendono una meta di particolare interesse artistico. Degni di nota sono soprattutto il pulpito scolpito, con figure di santi, della Vergine e un angelo portacroce, attribuiti con ogni probabilità a Pietro o Carlo Dossena, artisti della scuola dei Fantoni. Le due soase degli altari laterali, invece, sono opera di Gaspare Bianchi di Lumezzane.
Il capolavoro indiscusso della scultura lignea è però la statua della “Madonna Orante con il Bambino”, posta sopra l’altare omonimo. Datata 1526 e attribuita a Clemente Zamara da Chiari, è un’opera di rara delicatezza e intensità espressiva, simbolo di devozione e bellezza senza tempo.
3 motivi per una visita:
- La pala di Pompeo Ghitti;
- Le straordinarie opere ad intaglio di Dossena e le soase di Bianchi;
- la statua della Madonna del 1526.
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